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La birra, sin dalla sua nascita, non accompagna solo estimatori fedeli più o meno appassionati; da sempre è fonte di ispirazione per scrittori e poeti, in virtù di una delle sue caratteristiche più affascinanti che è quella di essere estremamente socializzante. Come direbbe Freddy Heineken “Succede sempre qualcosa di bello attorno a una birra”.
Per esempio nell’Amleto di Shakespeare un paggio di Falstaff, impegnato in guerra in Francia esclama “Ah, come mi vorrei trovare a Londra, in una birreria! Sarei disposto a barattare tutta la mia gloria per un gotto di birra e la pellaccia!”.
Oppure George Orwell che in un suo saggio, descrive il suo pub preferito “…Credo che solo un pub su dieci a Londra serva birra scura alla spina, ma “La luna in fondo al pozzo” fa parte di quel dieci per cento…omissis…sono molto scrupolosi nella scelta dei recipienti in cui vi servono le bevande…omissis”.
Ma tra tutti vogliamo consigliarvi Philippe Delerm, uno scrittore contemporaneo francese che descrive “La prima sorsata di birra” come se “…Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, né troppa né troppo poca è l’avvio ideale; il benessere immediato sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua…”. Se volete leggere il racconto intero, non farete fatica a trovarlo. Ciao!
Team Università delle Birra