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Come imprenditori dell’Ho.Re.Ca., baristi e camerieri dovremmo trovare il tempo di fermarci per riflettere sul contributo al benessere che le nostre attività danno alle persone che frequentano i nostri locali.
Nel 1989 il sociologo Ray Oldenburg definì i locali pubblici, ciò che fa parte del settore Ho.Re.Ca., come Terzo Luogo.
LUOGHI VITALI: CASA E LAVORO
I primi due luoghi, la Casa e il Lavoro, hanno precise regole da rispettare e ruoli gerarchici ben definiti per viverci dentro: figlio/a, fratello/sorella, padre, madre, oppure operaio, impiegato, capo e così via.
I 6 PREGI DELL’HO.RE.CA.
Il locale pubblico, Terzo Luogo, ha invece queste sei caratteristiche:
- offre un territorio neutrale, non è richiesta nessuna appartenenza;
- lo status sociale non è importante, seduti al tavolo ci possono essere contemporaneamente il dirigente e l’operaio, il giovane o l’anziano;
- la principale attività che vi si svolge è la conversazione (ci avevate mai pensato!);
- l’accesso è facile e gradevole (basta aprire la porta!), e c’è un certo numero di frequentatori regolari;
- il clima è di basso profilo, senza eccessi vistosi;
- ci si sente a casa.